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dal matroneo 033

VISITA inSOLITA

Frequentiamo la nostra parrocchia, entriamo nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie della Crocetta e apprezziamo la consueta...

"VISTA SOLITA"

questa volta ci è data l'opportunità di "vedere" da una diversa prospettiva per una...

"VISITA INSOLITA"

Di questo regalo dobbiamo essere grati a

Filippo, Luciano e Gaetano

Visita Insolita alla chiesa della Beata Vergine delle Grazie - Crocetta

Ritorno spesso, nelle prime ore mattutine, ad attraversare l’atrio antistante l’ingresso della chiesa, per poi varcarne la soglia, attraversarne l’atrio e rifugiarmi nel silenzio degli spazi più interni delle navate.
Qui, in questa oasi, dove i rumori assordanti e gli abbagli accecanti si affievoliscono, lasciando campo al sentire libero, dove mi è possibile riappropriarmi di una percezione piena che rinforza la mia dimensione umana e spirituale.
Qui, tra profumi d’incenso e risonanze di passate preghiere.
Ogni volta, come la prima volta, il mio sguardo si alza spontaneamente verso l’alto: sopra l’altare, ripercorro quelle splendide immagini, voltandomi ora di qua, ora di là, sforzandomi di intuirne i significati, a ricostruirne le storie.
Millenni di sacralità riportati sulle mura ...in alto, tanto alto da accendere il desiderio di poterne vivere l’emozione di guardarle da vicino, così come le mani dell’artista le ha miracolosamente rese vive.

Ed ecco la visita insolita:
insolito è l’ingresso, insolita è l’altezza a cui accingersi ad esplorare le tante sacre rappresentazioni che popolano, con le loro trascendenti bellezze, le navate della chiesa.
In alto. In alto, dove si levano, nel mistero della fede, l’infinito numero di preghiere che sono state rivolte alla Vergine, dal 1889 sino ad oggi.

Qui il senso della visita insolita:
ricollocare in una nuova prospettiva la ricchezza che compone ogni angolo della chiesa, recuperandone i significati, riassegnandone i valori, rendendola ancora più vicina a tutti coloro ne hanno fatto la casa della loro spiritualità.

Storia della Chiesa: Beata Vergine delle Grazie è la parrocchia del quartiere Crocetta, a Torino, sin dal 1889, dopo che nel 1887 Mons Alessandro Roccati, non appena designato parroco, ne aveva acquisito il terreno e iniziata la costruzione.
Progettata da Giuseppe Ferrari, la costruzione riporta molti degli stilemi architettonici neogotici riscontrabili negli edifici della seconda metà ottocento, pur nella fusione di stili diversi, con un impianto a croce greca, un atrio che rammenta la struttura delle prime basiliche cristiane ed un campanile di stile romanico.
La pianta della chiesa è costituita da tre navate, di cui la centrale si avvale di un maggiore respiro volumetrico, in larghezza ed in altezza, rispetto alle due navate laterali, e presenta preziose decorazioni in stile neo-bizantino con un soffitto in legno da cui emergono decorazioni dai cromatismi vividi.

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